Nell’ambito del Progetto “LIBERA Ve.R.A.mente” (Verso la Rete Antiviolenza Regionale) , il Centro Antiviolenza Stella Antares gestito dalla Cooperativa Sociale “Una Casa per l’Uomo” in collaborazione con il Comune di Montebelluna inaugurano la mostra itinerante"La Violenza Assistita Intrafamiliare” di Anarkikka martedì 26 marzo alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale di Montebelluna.

L'evento conclude il percorso di sensibilizzazione realizzato grazie al progetto LIBERA Ve.R.A.mente promosso nei territori di Montebelluna, Venezia, Chioggia dai tre rispettivi Centri antiviolenza e dalle tre realtà del privato sociale che supportano e gestiscono le attività dei centri stessi, all’interno del più ampio progetto regionale “V.E.R.A: Verso la Rete Antiviolenza Regionale”, che vede coinvolte quattro province per un totale di nove comuni.

La Mostra è composta da 15 tavole che raccontano una forma di violenza ancora silenziosa: la violenza assistita e rappresentano in modo grafico ma molto efficace, diverse situazioni dalle quali emerge con chiarezza il problema di tutti i bambini che vivono in contesti famigliari violenti. Con questo progetto infatti, l'illustratrice ha inteso mandare a tutti un messaggio molto chiaro: i bambini che assistono alla violenza, sono vittime di violenza, ed è per questo che vanno tutelati.

L’ingresso è libero e la mostra resterà aperta al pubblico dal 26 marzo al 13 aprile negli orari di apertura della Biblioteca Comunale: lunedì h. 15.00-19.00 ; martedì-venerdì h. 9.00-19.00; sabato h. 9.00-12.30

Dal blog di Anarkikka:

“La violenza assistita intrafamiliare è una forma di violenza domestica che consiste nel sottoporre un minore all'aggressività o violenza verbale, fisica, sessuale di un genitore sull'altro e/o su persone che costituiscono per lui un punto di riferimento e/o a lui legate affettivamente.

La violenza assistita comporta effetti a livello emotivo, cognitivo, fisico e relazionale. Quando è ripetuta, questo tipo di violenza compromette seriamente il benessere, lo sviluppo individuale e la capacità di interagire in modo funzionale a livello sociale, di un minore. E' causa di forti disagi come stress, depressione, difficoltà scolastiche, ridotte capacità empatiche, bassa autostima, svalutazione di sé, e nel lungo periodo, può aumentare il rischio della riproducibilità, ossia di sviluppare comportamenti violenti in età adulta, assumendo la violenza come strumento relazionale, soprattutto nei rapporti di coppia.

Solo in Italia sono circa 400.000 i bambini che subiscono questo tipo di abuso. Assistere alla violenza praticata su persone a cui si vuole bene provoca nei minori disturbi gravissimi ma purtroppo sottovalutati.”